Il 4 settembre è il gran giorno: la galleria di base del monte Ceneri, l’ultimo elemento della NEAT, verrà inaugurata e messa in servizio dalle FFS, che procederanno con un esercizio di prova. La galleria, lunga 15,4 km, conduce da Camorino (Sopraceneri) a Vezia (Sottoceneri). Holcim è stata ampiamente coinvolta nella produzione dei materiali edili sin dall’inizio dei lavori in cantiere nel 2010 e ha fornito tutti gli aggregati da Hüntwangen e il cemento dallo stabilimento di Siggenthal.
I più elevati requisiti in termini logistici e di calcestruzzo
Alla luce dei lunghi tragitti di trasporto, il cemento e gli aggregati sono stati forniti su rotaia percorrendo la vecchia tratta del Gottardo. Talvolta si sono resi necessari fino a 1000 metri cubi di calcestruzzo quotidiano e, considerate le forti limitazioni imposte dagli scavi sotterranei, le consegne sono state gestite calcolando una puntualità estremamente minuziosa.
Oltre al settore logistico, che ha dovuto sfiorare la perfezione continua, anche gli esperti tecnici del calcestruzzo di Holcim hanno dovuto affrontare sfide di proporzioni immani: i mix di calcestruzzo spruzzato e calcestruzzo gettato utilizzati per la costruzione grezza hanno dovuto soddisfare i più elevati requisiti in termini di resistenza al solfato, mantenere le proprietà in condizioni di temperatura fino a 45°C e garantire una durata di vita di 100 anni. Inoltre, dovevano resistere anche a enormi pressioni statiche e all’elevatissima umidità per diversi decenni. Non a caso il progetto poneva come premessa il riutilizzo dei materiali di scavo della galleria quali aggregati per la produzione del calcestruzzo. Per le singole componenti edili, gli esperti tecnici del calcestruzzo di Holcim hanno quindi concepito formule speciali in grado di soddisfare i requisiti supplementari del committente.
Impianto per il calcestruzzo nel cuore del tunnel
Per la produzione del calcestruzzo in concomitanza con la prosecuzione della costruzione della galleria, Holcim si è avvalsa anche di un impianto di calcestruzzo sotterraneo, che ha prodotto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e composto da due miscelatori indipendenti, ciascuno in grado di produrre 80 metri cubi di calcestruzzo all’ora. L’impianto ha sfornato circa un milione di metri cubi di calcestruzzo nel corso dell’intera durata dei lavori.
Holcim ha garantito la qualità del calcestruzzo per le fondamenta della tecnica ferroviaria
Il know-how di Holcim ha brillato particolarmente anche nell’ambito di realizzazione delle fondamenta per la tecnica ferroviaria: il consorzio a cui è stato commissionato questo lavoro ha prodotto il calcestruzzo all’uscita settentrionale con un impianto mobile avvalendosi del cemento di Holcim e lo ha poi trasportato su convogli direttamente presso l’area edile nella galleria. Grazie alle esperienze acquisite da Holcim nell’ambito della galleria di base del San Gottardo, lunga 57 km, va da sé che l’azienda abbia vinto l’appalto per la garanzia della qualità di questo calcestruzzo all’altezza dei lavori più complessi.